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9 maggio: il Volontariato scende in campo

IMG_0353«Siamo qui per presentare un evento straordinario nella storia del non profit italiano che sta attraversando, come il Paese, una fase storica complicata». Così Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, ha presentato l’auto convocazione del volontariato, in programma per il 9 maggio prossimo a Roma (dalle ore 10.00 alle 17.00 nel Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università Sapienza di Roma, via Salaria 113).
Una grande mobilitazione che proseguirà fino al 5 dicembre prossimo, Giornata internazionale del Volontariato, come spiega sempre Barbieri: «questa iniziativa non è pensata come una sola giornata, ma come un percorso partecipato che consentirà all’associazionismo di essere protagonista, di esprimersi e di proporre la propria agenda. Crediamo di essere ora nel momento giusto per la realizzazione di questo percorso».
«La proposta di legge uscita dalla Camera non tiene in alcun conto dei valori, delle richieste e delle proposte del volontariato organizzato – ha aggiunto Emma Cavallaro, presidente della ConVol – Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato.
Dello stesso avviso Stefano Tabò, presidente di CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato: «Nella Riforma del Terzo Settore abbiamo visto evaporare il principio di sussidiarietà nella gestione dei Centri di Servizio; chiediamo che venga riconosciuta l’identità e l’autonomia del Volontariato, non solo la sua capacità di rispondere operativamente ai bisogni sociali».
«Il 9 maggio – ha affermato Enzo Costa, Coordinatore della consulta del volontariato presso il Forum del Terzo Settore – il non profit italiano alzerà la voce per dire le sue ragioni, che poi si traducono in “valori”, dal momento che sinora la politica italiana non lo ha fatto. Noi crediamo che il volontariato, che coinvolge milioni di cittadini, sia una pratica storica diffusa in tutto il Paese, e in quanto tale, un grandissimo patrimonio da sostenere e valorizzare. Il 9 maggio lanceremo un segnale, avremo una rappresentanza con molte facce e molte voci per dare espressione a questo Paese».
L’auto convocazione del volontariato italiano è promossa da Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta del Volontariato presso il Forum, Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato (CSVnet), Conferenza permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato (ConVol), Caritas Italiana e Centro Nazionale Volontariato (CNV).
A questo link è disponibile il documento firmato dalle organizzazioni promotrici della mobilitazione.
(fonte: www.avis.it)

Anche AVIS Vicina alle popolazioni del Nepal

Nepal_tragediaVicina alle popolazione nepalese colpita da un terribile sisma che ha finora provocato oltre 3.000 morti e migliaia di feriti, AVIS ha scritto al presidente della Fiods, Gianfranco Massaro, offrendo la massima disponibilità a sostenere l’associazione donatori di sangue del Nepal (membro Fiods).
Al tempo stesso, AVIS ha manifestato al Ministero degli Esteri italiano e alle autorità sanitarie la propria disponibilità per iniziative di solidarietà in ambito medico/trasfusionale.
Nelle ultime ore, il primo ministro nepalese (leggi articolo) ha invitato la popolazione a donare sangue per far fronte ai bisogni delle persone rimaste gravemente ferite.
(fonte: www.avis.it)

RETI SOLIDALI: Le strategie Avis Lazio 2015

IMG_0279Poco il sangue raccolto e molto quello eliminato: “donazione differita” e “donazione per chiamata” tra le soluzioni individuate.
Il numero dei donatori Avis cresce ma le unità di sangue raccolte sono in calo. L’emergenza sangue continua ad esistere nel Lazio e l’AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) regionale propone nuove strategie per fronteggiarla.
«Grazie ad una buona campagna d’informazione il numero dei donatori Avis nel 2014 è cresciuto – dice Fulvio Vicerè, Presidente di Avis Lazio – sono passati ad essere 71.515, 2.596 in più rispetto al 2013». Il problema della carenza di sangue però rimane: la raccolta rispetto allo scorso anno è diminuita di 867 unità, raggiungendo quest’anno il numero di 79̇.271. Un numero maggiore di persone si è quindi avvicinato alla donazione, ma la quantità di sangue pro capite donata è diminuita.
A registrare il maggior numero di donazioni nel 2014 è Roma, che ha raggiunto la cifra di 27.876 a fronte delle 5.246 di Rieti, la provincia che ne ha ricevute meno. Se considerati in forma assoluta però, i dati possono fuorviare: il numero di abitanti della Capitale supera di molto quello di tutte le province, così come molto più elevata è la richiesta di sangue, soprattutto per la presenza di poli ospedalieri che accolgono un numero altissimo di pazienti.
Ad aggravare l’emergenza sangue, interviene poi l’inutilizzabilità delle unità raccolte, quando non risultino idonee per motivi sanitari o diventino inservibili per cause tecniche (danneggiamento della sacca) o perché scadute. Il dato Avis sull’eliminazione del sangue intero e delle emazie (globuli rossi) dice che su 187.793 unità di sangue intero raccolte, 3.840 sono state eliminate prima della scomposizione, di queste: 699 per cause sanitarie, 3.095 per cause tecniche, 46 per scadenza. Persino peggiore il dato sulle emazie: delle 184.913 prodotte, 9.209 sono andate perse, 4.260 per cause sanitarie, 2.128 per cause tecniche e 2.821 per scadenza.
Nuove strategie
Ridurre il numero di eliminazioni significa anche ridurre le spese. Visitare il volontario e verificarne l’idoneità al dono, prima che proceda al prelievo, significa ad esempio evitare lo spreco di strumentazione (oltre che di sangue). Una delle due strategie proposte da Avis Lazio per affrontare il rischio di eliminazione per cause sanitarie è quindi la donazione differita, che prevede la possibilità di sottoporre il donatore a visita medica per accertarne le condizioni di salute. Per evitare poi l’accumulo di scorte e la scadenza delle unità di sangue raccolte, la seconda proposta dell’associazione consiste nella programmazione della raccolta per gruppo sanguigno specifico. Le donazioni per chiamata serviranno quindi a garantire l’acquisizione delle unità di sangue necessarie, in relazione a quelle già in possesso della singola sede Avis sul territorio, con un’attenzione particolare rivolta ai gruppi sanguigni più rari. Qualore il donatore appartenesse ad un gruppo comune, sarà ugualmente possibile prelevare il plasma e valorizzarne ugualmente il desiderio di dono.
Una buona notizia arriva infine sul fronte dei donatori: sono sempre di più i giovani che scelgono di assumere questo impegno, in particolare nella fascia d’età tra i 20 e i 25 anni, merito anche degli incontri organizzati da Avis nelle scuole.
Isadora Casadonte
(fonte: www.retisolidali.it)

VIDEO: 50^ Assemblea Regionale Avis Lazio

IMG_0388A conclusione della 50^ Assemblea Regionale Avis Lazio pubblichiamo l’intervista a Fulvio Vicerè (Presidente Avis Regionale Lazio) e Manuel Cardarelli (Consulta Regionale Giovani Avis Lazio) Ricordiamo che la 50^ Assemblea Regionale Avis Lazio si è svolta sabato 18 aprile 2015 a Roma (Aula Magna Facoltà Lettere e Filosofia Università Roma Tre). cliccaqui

 

FOTO: 50^ Assemblea Regionale Avis Lazio (2a Parte)

Seconda parte della galleria fotografica della 50^ Assemblea Regionale Avis Lazio (Roma, Aula Magna Roma3).  Le immagini si referiscono allo svolgimento dei lavori iniziati alle ore 9.00 di questa mattina (sabato 18 aprile 2015). Seguirà un ampio reportage video.
Tutta la documentazione e i lavori dell’Assemblea saranno poi inseriti sul sito: www.avislazio.it così come le decisioni che verranno prese in sede assembleare nei prossimi giorni.