Ecco il nuovo consiglio direttivo di Avis Lazio
I 19 eletti resteranno in carica fino al 2024
In occasione del Consiglio Direttivo di Avis Regionale Lazio del 2 agosto, la neo
presidente Donatella Selis ha presentato la squadra che guiderà l’associazione per il
quadriennio 2021/2024 che quindi inizia ufficialmente il proprio mandato.
L’ufficio di presidenza vede accanto alla Selis, prima donna a guidare l’Avis Regionale
Lazio, Emanuele Bragato nel ruolo vicepresidente vicario, Danilo Cola come
vicepresidente, Federico Antonangelo come segretario e Massimiliano Conti come
tesoriere. L’esecutivo è inoltre composto da: Melissa Galanti con la delega del gruppo
giovani, Massimo Zavaglia a gestire le politiche sanitarie, Luigi Ottavio Mechelli
impegnato nella realizzazione degli eventi e Domenico Lucianatelli per le attività di
fundraising.
Completano il Consiglio ognuno con compiti di supporto all’esecutivo Sharon Silvi, Rita
Belardini, Diego Biffaroni, Fausto Di Tommaso, Roberto Fantauzzi, Fabio Leandri,
Mauro Marinelli, Arcangelo Palmacci, Carlo Quattrocchi e il presidente uscente Fulvio
Vicerè.
Sono alla guida di una squadra che mi riempie di orgoglio – dichiara la presidente
Donatella Selis – composta da molte figure giovani che sono di buono auspicio affinché
l’associazione possa avere un ricambio costante a livello dirigenziale e un linguaggio
sempre più aperto al mondo dei ragazzi per portarli a diventare donatori. Accanto a loro
però altre figure altrettanto importanti e cariche di esperienza che insieme possono essere
il giusto mix per raggiungere gli obiettivi importanti che dobbiamo fissarci, primo fra tutti
l’autosufficienza regionale e ringrazio chi ha lavorato in questi anni per il bene di Avis.
L’Avis nel Lazio conta oltre 65.000 donatori e sfiora le 80.000 donazioni di sangue ed
emocomponenti raccolte grazie al lavoro di circa 200 sedi comunali sul territorio.
Il primo appello è rivolto proprio a tutti i donatori: sta per terminare la stagione estiva, un
periodo di grande carenza di sangue dove sono a rischio gli interventi non urgenti per via
delle scorte di sangue ormai ai minimi è quindi importante non fermare le donazioni.